Il G8 del 2001 non è stata l’unica ferita inferta alla Costituzione, nel nuovo millennio ci sono stati i centri di detenzione per i migranti ad esempio; vediamo inoltre la mancata redistribuzione economica, i brevetti farmaceutici, la spesa spesa militare in perenne ascesa spesso a scapito di quella sociale, un modello di sviluppo basato sulla crescita continua e sull'accentramento delle ricchezze quindi insostenibile sia per l'ambiente che dal punto di vista collettivo. Un punto fermo a queste derive può essere quello di fissare nella Resistenza un momento di svolta a cui mantenersi fedeli, impegnandosi ad attualizzarlo, a calarlo nella quotidianità odierna. Se parlando del G8 2001 ci fermiamo alla commemorazione questo serve a poco, forse più a fossilizzare le istanze di quella pluralità d' associazioni che altro; quelle giornate, quegli ideali, quelle proposte devono invece servire come dato politico, per interrogarci su quale direzione debbano prendere il nostro impegno e le nostre azioni. Questo libro vuole porre l’attenzione proprio su quei principi, sulla loro trasformazione avvenuta nel tempo, su ciò che ne è stato del “movimento”. Confrontare il pensiero di allora con quello di oggi per capire se qualcosa è cambiato, anche in seguito a quegli accadimenti. Per comprendere quei giorni abbiamo dato la parola alle persone che hanno partecipato a quelle manifestazioni oltre a coloro i quali, per il ruolo occupato, ne sono rimasti comunque coinvolti anche se non necessariamente presenti. Per cogliere e sottolineare l’idealità di quel momento storico abbiamo ritenuto doveroso e necessario dare spazio a quel retroterra di pensieri, a quello strato sociale e culturale composto dalle idee, dalla quotidianità dell’impegno civile di chi ha composto quel movimento.
È
stato possibile realizzare “Genova per noi” grazie al lavoro di:
Daniela
Carassai, Claudio Cogno, Luca Cremonesi, Monica Gatti, Claudio
Morselli, Franca Roberti, Carlo Susara, Elena Zaglio
Testimonianze
e ricordi contenuti:
Egle
Benaglio, Fiorenzo Bertocchi, Stefano Beschi, Benedetto Bettini
(Betto), Paola Cristallo, Alessandro Domenighini (Ales), Gianluca
Foglia (Fogliazza, autore e interprete teatrale, disegnatore), Monica
Gatti, Massimo Ghiacci (Modena City Ramblers), Cesare Goglione,
Giuseppe Mori, Claudio Morselli, Venanzio Pagani, Lucio Pedroni
(Presidente provinciale ANPI Brescia), Giordano Podenzani, Silvia
Spera (CGIL nazionale), Franco Stuani, Carlo Susara, Marco Vielmi